Il Kosovo ha chiesto alla Serbia di riconoscere la sua indipendenza, in occasione della visita del ministro degli esteri Enver Hoxhaj, la prima di un capo della diplomazia di Pristina dopo la separazione della provincia nel 2008. L'occasione è stata fornita da un vertice dei paesi dei Balcani, sotto l'egida dell'UE.
"Non venivo a Belgrado da 25 anni anche se è a sole quattro ore di strada", ha affermato Hoxhaj, sottolineando l'importanza e la difficoltà del passo compiuto e auspicando che i due governi firmino un trattato di pace. Il Kosovo mira inoltre ad aderire alla NATO. Già lo riconoscono un centinaio di paesi, fra cui la Svizzera, e da mercoledì anche il Comitato olimpico internazionale, ma non l'ONU, a causa del veto russo.
La richiesta di un riconoscimento, finora sempre negato da parte serba, avviene in un momento di tensione fra Serbia e Albania: dopo i disordini che hanno portato alla sospensione della partita di calcio fra le due nazionali, il 14 ottobre, il premier albanese Edi Rama aveva rinviato il suo viaggio a Belgrado previsto per mercoledì.
pon/ATS
RG 18.30 del 23.10.14 - Il servizio di Emiliano Bos