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A morte 48 anni fa, processo da rifare

Il più anziano condannato alla pena capitale al mondo, in attesa dell'esecuzione dal 1966, secondo un tribunale giapponese potrebbe essere innocente

  • 27 marzo 2014, 08:53
  • 6 giugno 2023, 14:26
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Una delle poche immagine esistenti di una stanza dove vengono giuistiziati i condannati a morte in Giappone

  • REUTERS

È ritenuto il condannato alla pena capitale più anziano del mondo. Si chiama Iwao Hakamada, giapponese di 78 anni e dal 1966 è nel cosiddetto braccio della morte, giudicato colpevole di diversi omicidi. Venerdì, a 48 anni dalla sentenza un tribunale di una città del sud-est dell’isola non solo ha sospeso la sentenza, ma ha pure deciso che il processo si rifarà.

Nuovi elementi che scagionerebbero il vecchio detenuto sarebbero emersi nel corso degli ultimi anni, tra cui alcuni testi del DNA risultati negativi che hanno rimesso in discussione l’intero procedimento nei suoi confronti.

Hakamada fin’ora è stato ritenuto l’autore dell’uccisione del suo datore di lavoro, oltre che della moglie e dei due figli di questi.

Le ultime due esecuzioni nel paese nipponico sono state eseguite lo scorso mese di dicembre mentre 129 detenuti attendono di essere giustiziati, secondo il Ministero della Giustizia.

Ats/Red MM-ab

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