Conflitto fra Hamas e Israele

Accordo in UE, pause umanitarie per Gaza

“Il Consiglio europeo esprime la sua più grande preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza”

  • 26 ottobre 2023, 22:01
  • 27 ottobre 2023, 07:07
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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen

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Di: Reuters/AFP/ANSA/RSI Info 

I leader dell’UE hanno concordato giovedì di chiedere l’istituzione di “corridoi e pause umanitarie” per far arrivare a Gaza gli aiuti urgenti e necessari. “Il Consiglio europeo esprime la sua più grande preoccupazione per il deterioramento della situazione umanitaria a Gaza e chiede un accesso umanitario continuo, rapido, sicuro e senza ostacoli e che gli aiuti raggiungano chi ne ha bisogno attraverso tutte le misure necessarie, corridoi umanitari e pause per le esigenze umanitarie”, si legge in una dichiarazione adottata dai leader dell’UE.

“L’Unione europea lavorerà a stretto contatto con i partner della regione per proteggere i civili, fornire assistenza e facilitare l’accesso a cibo, acqua e cure mediche, carburante e ripari, assicurando che tale assistenza non venga abusata dalle organizzazioni terroristiche”, si legge nella dichiarazione..

Chiuso il tormentato capitolo sul Medio Oriente, in tarda serata di giovedì, resta in alto mare il dibattito, ancora non concluso, sulla revisione del bilancio comunitario. Fonti europee spiegano che i Paesi del Nord - dai Baltici alla Germania, dall’Olanda alla Danimarca - hanno reiterato le loro riserve sulla proposta avanzata dalla Commissione di aumentare i fondi non solo sull’Ucraina ma anche su altri dossier, dalla migrazione alla transizione tecnologica.

La tesi dei ‘frugali’, si sottolinea, è riassumibile così: è controproducente che l’UE metta nuova liquidità sul mercato con gli attuali tassi di interesse quando ci sono ancora dei fondi da spendere o, in alternative, si potrebbero trasferire risorse da un dossier ad un altro. La Danimarca, a supporto di questa tesi, ha portato un documento secondo il quale sarebbero “sedici” i miliardi ancora non spesi nelle casse dell’UE. La proposta della Commissione è quella di aumentare il budget con 50 miliardi a favore dell’Ucraina, 15 a favore della migrazione e 10 per la piattaforma Step per ovviare ai costi della transizione. La proposta ha l’appoggio di diversi Paesi, tra cui l’Italia. “Quasi tutti”, viene sottolineato, sono concordi solo sull’aumento dei fondi a favore di Kiev, con l’eccezione dell’Ungheria. Ma su migrazione e fondi all’industria tecnologica l’accordo è lontano: “il problema, sottolinea una fonte diplomatica nordeuropea, è che chi sostiene questa proposta vuole risparmiare sul bilancio nazionale”.

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