L'assalto al Campidoglio di Washington di un anno fa era "un'espressione politica legittima" secondo il partito repubblicano statunitense, che, riunito nello Utah, ha sanzionato venerdì Liz Cheney e Adam Kienzinger, i soli due conservatori che siedono nella commissione parlamentare incaricata di far luce sull'agire di Donald Trump il 6 gennaio 2021.
La mozione di censura, essenzialmente simbolica, li accusa di un comportamento "distruttivo per la Camera dei rappresentanti, il partito e la nostra repubblica". Conferma inoltre la considerevole influenza che il miliardario mantiene sul partito, oltre un anno dopo essere stato sconfitto alle elezioni presidenziali da Joe Biden. Trump ha attaccato a più riprese la Cheney e ha annunciato di voler sostenere la sua rivale nelle primarie repubblicane di agosto in vista del voto di metà mandato nel Wyoming, dove Liz - figlia dell'ex vicepresidente Dick Cheney - cercherà la riconferma.
RG 12.30 del 05.02.2022 La voce di Andrea Vosti
RSI Info 05.02.2022, 13:52
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Pence: "Trump ha torto"
C'è anche però qualcun altro che ancora osa opporsi all'ex inquilino della Casa Bianca ed è il suo ex vice Mike Pence. In un discorso davanti a una platea di giuristi conservatori in Florida ha detto che "il presidente ha torto" quando sostiene che lo stesso Pence avrebbe potuto non certificare la vittoria di Biden nel novembre 2020. Pence, che non ha escluso di candidarsi a sua volta alle prossime presidenziali, ha sostenuto che "non c'è un'idea meno americana del pensiero che una sola persona possa scegliere" il capo dello Stato.