Il processo a 69 membri di Alba Dorata*, fra cui l'insieme dei dirigenti del partito neonazista, si è aperto oggi (lunedì) nei pressi di Atene in assenza dei principali imputati, compresi il fondatore Nikos Michaloliakos e 12 dei 13 deputati chiamati a comparire davanti ai giudici (su un totale di 17 eletti). Per ragioni procedurali, il dibattimento è stato aggiornato al 7 maggio dopo sole due ore.
L'accusa di cui tutti devono rispondere è di appartenenza a un'organizzazione criminale volta a compiere pestaggi e omicidi di immigrati e rivali politici. In caso di condanna, la pena potrà arrivare fino a 20 anni di prigione.
Nikos Michaloliakos non si è presentato in aula
Michaloliakos e il suo vice, Christos Pappas, si trovano attualmente in libertà, dopo aver scontato fino a fine marzo 18 mesi di carcere preventivo. In aula sfileranno 130 testimoni e per una sentenza bisognerà aspettare diversi mesi.
Il tribunale è stato appositamente approntato nel penitenziario di massima sicurezza di Korydallos. All'esterno, 2'000 manifestanti hanno chiesto la condanna degli "assassini neonazisti".
*Alba dorata è arrivata al terzo posto delle preferenze nelle ultime elezioni elleniche dove il partito di sinistra radicale, Syriza, di Alexis Tsipras ha vinto.
pon/AFP/ANSA