“Ti comunico la mia decisione di lasciare da oggi (giovedì) il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle”. Sono queste la parole inviate da Alessio Tacconi, deputato svizzero dell’M5S, al capogruppo Federico Incà. Una decisione presa dopo che ieri, mercoledì, quattro senatori sono stati allontanati dal movimento.
Lorenzo Battista, Francesco Campanella, Luis Alberto Orellana e Fabrizio Bocchino, per la comunità web grillina, si sono resi colpevoli di aver criticato i metodi usati dal loro leader, l’ex comico Beppe Grillo, durante le consultazioni con Matteo Renzi: per questo motivo, sono stati espulsi (sembra che Gianroberto Casaleggio fosse contrario).
Un’espulsione che ha provocato una vera e propria rottura interna e che apre una serie di interrogativi su dove andranno a finire queste forze: Pippo Civati ha già aperto le porte ai dissidenti, ma la possibilità che in molti sceglieranno Renzi non è remota. Nel corso degli ultimi 12 mesi, i senatori del M5S sono passati da 54 a 40 (fra fuoriusciti ed espulsi).
Numeri che danno l’idea del clima all’interno del movimento. Tacconi, scrivendo la sua lettera di addio, ritorna anche su quanto dichiarato ieri dal vicepresidente della Camera Luigi di Maio: “La decisione di Tacconi di lasciare il movimento”, scriveva su Facebook, “non sarà perché gli era stato chiesto conto di 7'000 euro non rendicontati e mai restituiti al fondo per le PMI?”. “Chiedo di smentire quanto scritto”, ha reagito il deputato, “altrimenti sarà vero che anche l’M5S usa la macchina del fango contro chi esprime opinioni sgradite”.
ANSA/AlesS
Gallery audio - Alessio Tacconi volta le spalle a Grillo
Contenuto audio
RG 12.30 Il servizio di Emiliano Bos
RSI Info 27.02.2014, 12:41
Gallery image - Alessio Tacconi volta le spalle a Grillo