La Procura di Roma chiude, con una richiesta di archiviazione, l'inchiesta sui fatti di 23 anni fa a causa dell'impossibilità di risalire al movente e agli autori degli omicidi dell'inviata del Tg3 italiano Ilaria Alpi e dell'operatore Miran Hrovatin, avvenuti il 20 marzo 1994 a Mogadiscio, in Somalia. Un commando di sette uomini armati sbarrò la strada all’auto con a bordo i due italiani, uccidendoli. L’autista e la guardia del corpo rimasero illesi.
"La prima reazione è di vivo stupore per la decisione della Procura. Non è vero che non ci sono i moventi e le prove dei depistaggi, ce ne sono in abbondanza, non si vogliono leggere". Così l'avvocato Domenico D'Amati, legale della famiglia Alpi, commenta la richiesta di archiviazione dell'inchiesta sui due giornalisti uccisi ed aggiunge che "ci sono stati tentativi di depistare le indagini da parte di apparati dello Stato italiano".
Delusione è stata espressa anche dai sindacati della stampa italiani che ritengono che la ricerca della verità debba proseguire".
ANSA/sdr