Un undicesimo corpo è stato ripescato in seguito all'incendio di domenica nell'Adriatico a bordo del traghetto Norman Atlantic. Lo ha reso noto la Guardia costiera italiana. Il bilancio, che non tiene conto dei due marinai albanesi periti nel tentativo di agganciare e trainare la nave, potrebbe però aggravarsi. "È presumibile che altre vittime siano ancora sul relitto", ha detto oggi (martedì) il procuratore di Bari Giuseppe Volpe.
Sull'imbarcazione c'erano 499 persone: 478 fra passeggeri e membri dell'equipaggio, 18 in overbooking e almeno tre clandestini (forse di più, nascosti nei camion nella stiva). Contando i naufraghi certamente soccorsi (già arrivati in Italia o in viaggio a bordo di una nave militare e di un mercantile maltese) e le vittime accertate, di 178 persone non si hanno notizie certe, ha precisato il pubblico ministero. Se non tutti, almeno in gran parte si trovano a bordo di due navi greche, che hanno partecipato ai soccorsi e sono dirette verso le coste elleniche. Solo al momento dello sbarco si potrà disporre di cifre definitive.
Resta ancora incerta la sorte del Norman Atlantic, alla deriva al largo dell'Albania. Sembrava dovesse andare a Valona, ma la giustizia italiana, ai fini dell'inchiesta, la vuole in Puglia.
pon/ATS/ANSA
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