Un soldato israeliano è stato ucciso e altre due persone sono rimaste ferite domenica in un attacco compiuto con coltelli e armi da fuoco da un palestinese nella Cisgiordania occupata. Lo comunica domenica l’esercito dello Stato ebraico.
Secondo una prima ricostruzione, l’assalitore ha accoltellato un militare presso un incrocio nella colonia di Ariel, a sud-est di Nablusa. Dopo averlo ucciso, si è impossessato dell’arma di servizio aprendo il fuoco contro tre veicoli di passaggio. Uno di questi si è fermato e a quel punto l’aggressore, che il premier Benjamin Netanyahu non ha esitato a definire “terrorista”, se ne è impossessato e lo ha usato per raggiungere l’incrocio successivo, dove ha sparato a un altro soldato, ferendolo.
Si è poi dato alla fuga verso il villaggio palestinese di Bruqin, dove ha fatto perdere le sue tracce. E’ subito scattata una caccia all’uomo, finora però senza esito. I servizi di soccorso hanno affermato d’aver portato in ospedale due cittadini israeliani di 20 e 46 anni, gravemente feriti dalle pallottole esplose dal palestinese.