Gli argentini stanno votando per le elezioni primarie tra preoccupazioni per l'inflazione che sfiora il 116% e rabbia per un costo della vita che vede ormai un cittadino su dieci sotto la soglia di povertà. Il voto è obbligatorio e così la consultazione diventa una sorta di "prova generale" per le elezioni di ottobre.
La coalizione peronista al potere (centro-sinistra) è data in difficoltà per l'insoddisfazione generalizzata con la situazione economica, ma questo non necessariamente favorirà l'opposizione conservatrice. Alcuni analisti prevedono una buona affermazione di Javier Milei, un economista libertario che vuole dollarizzare l'economia e chiudere la banca centrale. Millei è dato al 20% nei sondaggi, il che potrebbe preludere ad una corsa a tre alle presidenziali di ottobre.