La Procura del Minnesota ha deciso di arrestare la poliziotta Kim Potter, rea di aver ucciso un giovane afroamericano che stava tentando di fuggire ad un controllo, domenica scorsa alla periferia di Minneapolis. L’agente aveva scambiato la propria pistola d’ordinanza con un teaser. L’ha utilizzata ed ha ucciso il ragazzo, Daunte Wright, di 20 anni.
Potter è ora accusata di omicidio preterintenzionale, reato per il quale rischia una condanna ad una lunga pena di prigione. Kim Potter aveva rassegnato le proprie dimissioni martedì. Subito dopo le autorità avevano comunicato la loro decisione di licenziarla in tronco. Il giovane ucciso era al volante di una vettura con targhe scadute; la Polizia stava tentando di arrestarlo in quanto vi era un mandato pendente sul suo conto.
"Ti sparo col taser! Ti sparo col taser! Taser ! Taser! Taser!", aveva urlato l'agente, stando alla registrazione fornita dalla sua body camera.
Il dramma ha ulteriormente alimentato le tensioni in città, dove si trova sotto processo l’agente Derek Chavin, all’origine della morte di George Floyd, pure afroamericano, a cui aveva bloccato il collo con il proprio ginocchio per nove minuti. A Minneapolis è stato introdotto il coprifuoco notturno, ma l’incidente occorso a Wright ha provocato nuovi scontri nelle notti scorse.