Donald Trump non ha ancora reagito all’innalzamento delle tariffe doganali decise da Pechino sui beni prodotti negli Stati Uniti e importati nella Repubblica popolare cinese, che venerdì sono state portate dall’84 al 125%.

Dazi, la Cina contrattacca e alza al 125%
Telegiornale 11.04.2025, 20:00
Al contrario, il presidente statunitense venerdì in serata ha sorpreso tutti un’altra volta, anche se su un altro aspetto legato ai dazi. Infatti, ha evocato la possibilità di offrire esenzioni per i dazi “minimi” del 10%, pur insistendo che il 10% è proprio la soglia base per cercare di negoziare un accordo commerciale.
A suo avviso, “potrebbero esserci un paio di esenzioni per ovvie ragioni ma direi che il 10% è la soglia”, senza specificare quali potrebbero essere le “ragioni ovvie” per le esenzioni.
E in merito ai suoi rapporti con la Cina, il 47° presidente degli Stati Uniti ha ricordato ai giornalisti sull’Air Force One che lo portava in Florida venerdì sera che lui è “sempre andato d’accordo con Xi. Penso che verrà fuori qualcosa di positivo con la Cina”, mostrandosi piuttosto ottimista sugli sviluppi del braccio di ferro in atto.