La Svezia riaprirà un'indagine preliminare su un'accusa di stupro contro il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, che era stata abbandonata nel 2017. Lo ha reso noto lunedì la Procura. Il caso era stato chiuso data l'impossibilità di sentire il fondatore di WikiLeaks, allora rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra.
Dopo la recente revoca dell'asilo e l'arresto da parte della autorità britanniche, tuttavia, Stoccolma è tornata sui suoi passi sulla base della richiesta dell'avvocato di una singola accusatrice.
Ora la Svezia potrebbe entrare in competizione nella richiesta di estradizione con gli Stati Uniti, che danno la caccia ad Assange fin da quando nel 2010 WikiLeaks contribuì alla diffusione di una montagna di imbarazzanti documenti riservati del Pentagono e di altre istituzioni statunitensi, inclusi alcuni che riportavano sospetti crimini di guerra commessi in Iraq e in Afghanistan. Washington lo accusa di complicità in pirateria informatica con la talpa Chelsea Manning.
Assange, battaglia contro l'estradizione USA
Telegiornale 02.05.2019, 22:00
L'annuncio svedese era stato ampiamente pronosticato dai media. Secondo l'agenzia di stampa britannica, la viceprocuratrice Eva-Marie Persson, ha spiegato che le circostanze sono ora cambiate e offrono la possibilità di approfondire il caso.
Assange, la Svezia riapre le indagini
Telegiornale 13.05.2019, 14:30