L’organizzatore e l’esecutore dell’omicidio della giornalista russa Anna Politkovskaia, uccisa il 7 ottobre 2006, sono stati condannati lunedì all’ergastolo da un tribunale di Mosca, mentre i loro complici dovranno scontare fra 12 e 20 anni di prigione.
Rustam Makhmudov è stato accusato di aver sparato sulla giornalista all’entrata della sua abitazione, mentre Lom-Ali Gaitukaiev, zio dell’assassino, è stato riconosciuto colpevole di aver organizzato l’omicidio. I mandanti e finanziatori dell’assassinio non sono ancora stati identificati.
Anna Politkovskaia era ostile a Vladimir Putin e critica nei confronti della sua politica, soprattutto in Cecenia, da dove la giornalista mandava reportage che denunciavano l'operato del presidente russo. Nei suoi articoli per Novaia Gazeta, testata russa di ispirazione liberale, la reporter condannava inoltre apertamente la violazione dei diritti civili nel suo paese. Al suo funerale non partecipò nessun esponente del Governo.
AFP/GT