Sferrare un attacco informatico a un sito internet, bloccandolo per esempio con un sovraccarico di traffico online generato da una cosiddetta rete di computer zombie, non richiede particolari abilita informatiche: basta disporre di una carta di credito. Sì, perché secondo la società Kaspersky, leader nel settore della cybersicurezza, sono presenti sul mercato nero del web veri e propri siti per “noleggiare” hacker che fungono da “service provider”, mettendo in vendita le loro capacità. È un business molto remunerativo, mette in guardia la società russa.
Le tariffe variano a seconda della complessità dell’attacco: uno condotto tramite l’Internet delle cose (apparecchi vari collegati in rete) costa meno di una rete di server zombie, mentre gli attacchi a siti governativi o risorse ben protette sono i più cari.
Il costo medio è di 25 dollari l’ora. La spesa è invece di circa 7 dollari per i cybercriminali, che intascano dunque 18 dollari l’ora e che possono pure guadagnare chiedendo riscatti alle aziende prese di mira per non eseguire l’attacco o per annullarne uno in atto.
ludoC/ANSA
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