Almeno 65 persone (fra cui diversi bambini) sono morte questo martedì mattina in un presunto attacco con gas a Khan Sheikhoun, provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria. La sostanza chimica è stata lanciata nel corso di un attacco aereo condotto da apparecchi del regime o russi, secondo l'Osservatorio dei diritti umani con base a Londra. L'organizzazione, che documenta gli orrori del conflitto, cita fonti mediche secondo le quali centinaia di persone hanno accusato sintomi di soffocamento o schiuma alla bocca, segnali dell'utilizzo di agenti tossici.
Mosca smentisce di aver operato nel settore, l'UE per bocca della responsabile della politica estera Federica Mogherini accusa Damasco di "portare la responsabilità dell'accaduto", che, parole, dell'opposizione, "rimette in causa il processo di pace". Le autorità siriane hanno sempre smentito, l'ultima volta la scorsa settimana, di utilizzare questo tipo di armi. La Francia ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza.
Dopo l'attacco è stato bombardato anche l'ospedale in cui venivano curate le vittime.
pon/Reuters/AFP
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