"Attacco contro i diritti umani"

L’attacco terroristico contro la redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo ha suscitato un’ondata di forti reazioni a livello internazionale.

La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, a nome del Consiglio federale, condanna fermamente l'attentato,definendolo un “attacco contro i diritti umani quali la libertà di opinione e di stampa”.

Angela Merkel ha espresso il suo sconcerto per quello che ha definito un "abominevole attacco" non solo ai cittadini francesi e alla sicurezza del paese, ma anche alla libertà di stampa e di espressione della cultura democratica.

Il premier britannico David Cameron ha denunciato degli assassini rivoltanti, assicurando il sostegno del paese a Parigi nella lotta al terrorismo.

Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, si è detto scioccato da un attacco disumano, esprimendo la più grande solidarietà alla Francia.

Gli Stati Uniti si sono invece detti pronti ad aiutare la Francia, alleata nella lotta all’estremismo islamico, a portare i responsabili dell’attacco davanti alla giustizia. È stato "un attacco orribile", ha detto Barak Obama.

Il presidente russo Vladimir Putin, per bocca del suo portavoce, ha denunciato tutte le forme di terrorismo, sottolineando la necessità di una cooperazione multilaterale per combatterlo.

All’interno del paese, il Consiglio del culto musulmano ha condannato l’attacco, come un atto barbaro contro la democrazia, e espresso la propria solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Dello stesso tenore è pure la condanna di quanto avvenuto da parte della Lega araba e dell'Università al-Azhar del Cairo, uno dei principali centri d'insegnamento dell'Islam sunnita.

AFP/ATS/sf/SP

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