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Austria: imam via, moschee chiuse

Il cancelliere Sebastian Kurz ha annunciato l'espulsione di un gruppo di predicatori finanziati dal Governo turco

  • 8 giugno 2018, 12:30
  • 23 novembre, 01:14
L'annuncio del cancelliere Sebastian Kurz

L'annuncio del cancelliere Sebastian Kurz

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Una sessantina di imam verranno espulsi e sette moschee saranno chiuse. È la decisione presa dal Governo austriaco e comunicata venerdì dal cancelliere Sebastian Kurz. Insieme ai predicatori verranno allontanate anche le loro famiglie: in totale si parla di 150 persone. La presa di posizione è avvenuta nel contesto dell'offensiva di Vienna contro "l'islam politico" e in seguito alla ricostruzione, all'interno di una moschea della capitale, della battaglia di Gallipoli. La rappresentazione è stata inscenata da bambini vestiti da soldati.

"Società parallele, islam politico e la radicalizzazione non hanno posto nel nostro paese", ha dichiarato Kurz.

I capi religiosi dell'associazione Atib (Unione dei centri culturali turco-islamici in Europa) sono accusati di finanziamenti illeciti dall'estero e di violazione della legge austriaca sull'islam. Non è infatti una novità che queste organizzazioni, alcune delle quali operanti anche in Svizzera, vengano finanziate direttamente dal Governo turco.

AFP/CaL

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