Cesare Battisti è atterrato nella tarda mattinata di lunedì all’aeroporto militare di Roma-Ciampino. Sabato l’ex militante di estrema sinistra, condannato in Italia all’ergastolo in contumacia per la partecipazione a quattro omicidi e in fuga dal 1981, era stato catturato in Bolivia.
Ad attenderlo all’aeroporto anche il ministro degli interni Matteo Salvini che, come altre autorità italiane, nella mattinata ha espresso tutta la propria soddisfazione: “Esprimo soddisfazione per aver restituito un minimo di speranza nello Stato e serenità a parenti e familiari di queste vittime. L'impegno è quello di restituire altrettanto ai familiari delle altre vittime dei terroristi che sono all'estero".
Ergastolo e 6 mesi di isolamento
Battisti è stato subito trasferito nel carcere di Rebibbia. Qui dovrà scontare la condanna all’ergastolo e verrà collocato nel circuito di alta sicurezza riservato ai terroristi. Non potendo in questa fase condividere l'ambiente detentivo con altri soggetti, ci sarà per lui una sistemazione ad hoc. Inoltre dovendo scontare la pena dell'ergastolo, sarà sottoposto per 6 mesi ad isolamento diurno. Il suo ergastolo rientra inoltre nei casi ostativi, ovvero senza la possibilità di ottenere benefici nell’esecuzione della pena.
"Merito di Conte"
Dopo l’arresto di Battisti in Bolivia, il Paese sudamericano ha provveduto all'espulsione immediata: poteva essere o verso il Brasile o addirittura verso l'Italia, ipotesi poi verificatasi. “È la soluzione migliore in termini di giustizia. Si applicherà la pena già decisa dalle corti italiane" ha affermato il ministro della giustizia Alfonso Bonafede sulle pagine del Corriere della Sera.
Bonafede ha inoltre spiegato che l’esito positivo dell’operazione "lo si deve a un'azione diplomatica e personale del presidente del Consiglio e agli ottimi rapporti con Bolivia e Brasile".
Dalla TV