Il sostituto procuratore generale di Milano ha chiesto alla Corte d'appello di confermare i 7 anni di carcere inflitti in primo grado a Silvio Berlusconi per il caso Ruby. Secondo Piero de Petris, non c’è ragione alcuna per concedere all’ex premier le attenuanti generiche, sia per i reati contestati, sia per il comportamento tenuto dall’imputato durante i precedenti processi a suo carico. "La severità della pena inflitta in primo grado è innegabile ma corretta", ha dichiarato.
"Ruby ad Arcore si prostituiva"
Durante il processo, il sostituto procuratore generale si è detto certo che la minorenne esercitasse la prostituzione presso la residenza dell’allora presidente del Consiglio, tra settembre 2009 e maggio 2010.
Guai anche a Bari
Intanto, la Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per l'ex statista, accusato d’induzione a mentire. Attraverso il faccendiere napoletano Valter Lavitola avrebbe pagato l'imprenditore Gianpaolo Tarantini perché mentisse sulle prostitute portate nelle sue residenze estive tra il 2008 e il 2009.
ANSA/FrCa