Il presidente statunitense Joe Biden giovedì sera ha sentito il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Nella telefonata Biden ha rimarcato che a suo avviso “c'è una possibilità concreta che i russi invadano l'Ucraina in febbraio". Lo rende noto venerdì la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Emily Horne. Quest'ultima ha ricordato che Biden lo aveva detto anche "pubblicamente" e che anche la sua amministrazione in gennaio ha "messo in guardia su questo" in più occasioni.
Nel contempo, il capo di Stato americano ha ricordato che Washington ha già fornito a Kiev un ingente supporto economico per lo sviluppo e l'assistenza umanitaria nell'ultimo anno e ribadito la prontezza degli Stati Uniti con i suoi alleati e partner a rispondere risolutamente se la Russia invade ulteriormente l'Ucraina e l'impegno di Washington verso la sovranità e l'integrità territoriale ucraina".
Lo rende noto la Casa Bianca venerdì, precisando che gli americani "stanno esplorando un ulteriore supporto macroeconomico per aiutare l'economia ucraina sullo sfondo delle pressioni derivanti dal rafforzamento militare russo". Joe Biden ha inoltre "chiarito che nonostante la partenza dei familiari del personale, l'ambasciata americana a Kiev resta aperta e pienamente operativa". I due leader hanno discusso anche "gli sforzi diplomatici coordinati sulla sicurezza europea, sottolineando il principio "nessuna decisione sull'Ucraina senza l'Ucraina".