Un’inchiesta della CNN, di una decina di giorni fa, aveva rivelato che una bomba da 1,5 tonnellate (la Fab-1500) ha cominciato a essere utilizzata dalla Russia nel teatro ucraino, decimando le difese nemiche e modificando gli equilibri in prima linea a favore di Mosca. Oggi (giovedì) Mosca ha annunciato, però, di aver avviato la produzione in massa di una nuova bomba aerea da tre tonnellate, la Fab-3000, più potente dunque, (il doppio), rispetto alla Fab-1500. Annuncio che evidentemente non può far altro che aumentare la preoccupazione per i futuri sviluppi di una guerra devastante, avviata da Mosca il 24 febbraio 2022.
L’annuncio della produzione della Fab-3000 è stato fatto dal ministero della difesa russo, rendendo noto che il responsabile del dicastero, Serghei Shoigu, ha visitato lo stabilimento dove gli ordigni vengono prodotti, a Nizhny Novgorod. “La produzione della Fab-500 è aumentata di diverse volte, quella della Fab-1500 è stata raddoppiata e, da metà febbraio, la produzione in serie della Fab-3000 è stata organizzata”, sottolinea il ministero, citato dall’agenzia Ria Novosti.
La CNN aveva affermato che la Fab-1500 è il risultato della conversione di un’arma che risale all’era sovietica in una bomba planante che può provocare un cratere largo 15 metri.
E proprio sul tema “armi” è tornato ad esprimersi, sempre oggi, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha lanciato un nuovo appello all’Occidente. “Le munizioni sono una questione vitale. Sono grato per la creazione del Fondo di assistenza all’Ucraina, che ammonta a 5 miliardi di euro, e per il sostegno all’iniziativa della Repubblica Ceca di acquistare munizioni per i nostri soldati. Tutto questo ci aiuterà. Grazie. Purtroppo l’uso dell’artiglieria in prima linea da parte dei nostri soldati è umiliante per l’Europa, nel senso che l’Europa può fornire di più. Ed è fondamentale dimostrarlo ora”.
L'Ucraina al centro delle discussioni del Consiglio europeo
Telegiornale 21.03.2024, 20:00
E mentre Zelensky attende nuovi aiuti militari, la Russia, dall’inizio della guerra in Ucraina, ha riorganizzato la sua produzione militare, che è stata potenziata con molte fabbriche che lavorano 24 ore su 24, sette giorni la settimana. Dallo scorso anno, afferma il ministero, è aumentata di cinque volte la produzione di artiglieria moderna e armi per l’aviazione.