La Camera russa oggi, venerdì, ha approvato in terza e ultima lettura il controverso progetto di legge per depenalizzare le violenze domestiche declassandole a illecito amministrativo. In sostanza picchiare moglie e figli tra le mura domestiche potrebbe presto non essere più un reato.
Nonostante le aspre critiche lanciate dagli attivisti per la difesa dei diritti umani, 380 deputati della Duma hanno votato a favore e 3 contro la proposta che Amnesty International ha definito "nauseante". Adesso affinché diventi legge mancano solo l'ok del Senato e la firma del presidente Vladimir Putin.
Il progetto prevede che le violenze in famiglia costituiscano reato solo se chi le ha commesse è recidivo o se le percosse hanno provocato gravi danni fisici. In caso contrario potranno essere punite con una multa fino a un equivalente di circa 500 franchi e, al massimo, 15 giorni di detenzione. Molto meno quindi dell’attuale reclusione fino a due anni.
Diem/ATS