“Non chiedeteci cose inaccettabili che finirebbero per fare a pezzi il Regno Unito”. Lo ha affermato la premier britannica Theresa May ieri sera (mercoledì) ai suoi omologhi dell’Unione europea durante il vertice informale in corso a Salisburgo. Un riferimento alle richieste dell’UE sulla frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord, il maggiore ostacolo al raggiungimento di un accordo di divorzio.
I ventisette hanno ascoltato Theresa May esporre le sue posizioni per una decina di minuti, durante la cena che ha aperto questo vertice . Solo oggi – quando lei sarà già partita – ne discuteranno e decideranno quali istruzioni dare al loro negoziatore, per evitare un divorzio senza regole che nessuno dice di volere. Il tempo stringe ed è chiaro che la scadenza originale per un testo definitivo a metà ottobre non sarà rispettata; per questo Donald Tusk – presidente del Consiglio europeo - ha deciso di convocare un altro vertice straordinario a metà novembre.
I leader europei al vertice di Salisburgo
RSI Info 20.09.2018, 09:34
L'UE lavorerà con il Nord Africa
Per quanto riguarda il capitolo migranti, c’è intesa per lavorare con il Nord Africa per fermare gli sbarchi, incluso l’Egitto, paese autoritario da cui non parte più nessun barcone. Unione europea e lega araba organizzeranno una conferenza al Cairo ai primi dell’anno prossimo. Restano distanti invece le posizioni sulla questione – posta fortemente dall’Italia - della ripartizione degli sbarchi. Sbarchi che peraltro sono in netto calo.
Tomas Miglierina
Al Sissi un interlocutore privilegiato?
L’Ue vuole coinvolgere l’Egitto per fermare gli sbarchi di migranti. Ma può veramente diventare il presidente Al Sissi, come il suo omologo turco Recepp Tayyp Erdogan, un interlocutore privilegiato su questo tema? Chiara Savi ha girato la domanda al professor Arturo Varvelli, esperto dell'area per l'ISPI di Milano.