Il bilancio delle vittime del crollo della diga di rifiuti minerali a Brumadinho, comune di 39'000 abitanti nello Stato brasiliano di Minas Gerais, è salito a 150 morti. Oltre 400 gli uomini ancora impegnati nelle ricerche dei 182 dispersi.
Sei persone sono state arrestate per attività illecite legate ai soccorsi: un uomo avrebbe finto di essere un ufficiale di polizia con l'obiettivo di rubare denaro; altri due hanno usato droni nello spazio aereo chiuso per permettere i soccorsi, mettendo in pericolo gli elicotteri dei pompieri; in due hanno tentato di saccheggiare le case rimaste disabitate; il sesto ha cercato di passare per un superstite, nel tentativo di ricevere risarcimenti.
Istituti di ricerca del paese hanno messo in guardia contro il rischio di una crisi sanitaria: come già successo dopo il crollo di una diga nel 2015, sempre nello Stato di Minas Gerais, inquinamento da metalli pesanti, dengue, febbre gialla, oltre a vari problemi di ordine psicologico minacciano seriamente gli abitanti della regione.