La Commissione europea ha rilanciato mercoledì una procedura di infrazione sospesa dal 2021 e ne ha promosse altre due nei confronti del Regno Unito, dopo che il Governo Johnson ha presentato in Parlamento una revisione dello statuto post-Brexit dell'Irlanda del Nord.
Questo capitolo dell'accordo raggiunto dopo il divorzio votato nel 2016 fra i britannici e i Ventisette ha di fatto creato un confine doganale marittimo: in ossequio agli accordi di pace nordirlandesi, non ci può essere frontiera fra Irlanda e Irlanda del Nord, ora una nell'UE e l'altra fuori. Allora le formalità sono di fatto state spostate dentro il Regno Unito. Dopo aver chiesto più volte senza successo una revisione di questa intesa - che ha sottoscritto - Londra vuole ora derogare introducendo un "canale verde" senza controlli per le merci destinate a restare sul territorio del Regno e un secondo per le altre, destinate all'Unione.
Senza usare giri di parole, il commissario Maros Sefcovic ha parlato in conferenza stampa di una mossa "illegale" che avrà delle conseguenze. Londra potrebbe ritrovarsi condannata dalla Corte di giustizia europea, con conseguenze finanziarie e lo spettro che aleggia di una guerra commerciale. Per ora Sefcovic ha tuttavia ribadito che la via dei negoziati è ancora quella prediletta.