Una ventina di Paesi tra cui Stati Uniti, Francia ed Emirati Arabi Uniti hanno chiesto, in una dichiarazione congiunta alla Cop28, di triplicare le capacità energetiche nucleari nel mondo entro il 2050, rispetto al 2020, per ridurre la dipendenza dal carbone e dal gas, la principale sfida di questo vertice.
L’annuncio è stato fatto da John Kerry, inviato americano per il clima, a Dubai, insieme a diversi leader tra cui il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro belga Alexander de Croo .“Sappiamo dalla scienza, dai fatti e dalle prove che non possiamo raggiungere la neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2050 senza l’energia nucleare”, ha dichiarato Kerry, intervenendo a un evento a Dubai con numerosi leader mondiali. “Voglio ribadire che l’energia nucleare è una forma di energia pulita, e va ripetuto”, gli ha fatto eco Emmanuel Macron fin dall’inizio. “L’energia nucleare è il futuro”, ha insistito il suo omologo polacco, Andrzej Duda.
Oltre a Stati Uniti e Canada, la ventina di firmatari comprende, secondo un elenco pubblicato dagli americani, Paesi europei favorevoli al nucleare, Corea del Sud, Ghana, Emirati Arabi Uniti, che ha appena costruito la sua prima centrale, e Giappone, che sta rilanciando le sue centrali. Ma Cina e Russia, i principali costruttori di reattori nucleari al mondo, non hanno firmato e l’appello volontario non è in alcun modo vincolante nell’ambito delle Nazioni Unite.
Alla Cop 28 si rilancia il nucleare
Telegiornale 02.12.2023, 12:30
L’obiettivo è promuovere alternative ai combustibili fossili, dando ai Paesi argomenti per sperare di negoziare la fine di petrolio, carbone e gas in un accordo finale alla COP.
Gli ambientalisti preferirebbero una transizione senza nucleare: Masayoshi Iyoda, dell’ONG 350.org, ha subito denunciato l’energia come “pericolosa”, sottolineando che l’energia solare ed eolica sono meno inquinanti.
Triplicare anche le energie rinnovabili
Sempre oggi la presidenza della COP28, nel corso del summit di Dubai, ha annunciato che 116 Paesi si impegnano a triplicare la capacità di energia rinnovabile nel mondo da qui al 2030.
Resta da capire se questo obiettivo sarà infine adottato anche dal resto dei Paesi del mondo alla COP28, che si conclude il 12 dicembre. I paragrafi più difficili da negoziare riguardano la riduzione o addirittura la fine dei combustibili fossili: petrolio, gas e carbone.
Fondo clima: dagli USA 3 miliardi di dollari, dall’UE 2,3 miliardi di euro
Sempre sabato la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha annunciato un contributo di tre miliardi di dollari al Fondo verde per il clima, rimediando ad anni di mancato contributo da parte del Paese più ricco del mondo.
“Sono orgogliosa di annunciare un nuovo impegno di 3 miliardi di dollari per il Fondo verde per il clima”, ha dichiarato Kamala Harris, inviata alla 28esima Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici al posto del presidente Joe Biden. L’ultimo impegno di Washington era stato assunto da Barack Obama nel 2014 (per 3 miliardi di dollari), mentre nel frattempo molti altri Paesi hanno rinnovato i loro contributi.
E a stretto giro di posta è arrivato poi anche l’annuncio del contributo dell’UE: “Nei prossimi due anni investiremo 2,3 miliardi di euro dal bilancio dell’UE per sostenere la transizione energetica nel nostro vicinato e in tutto il mondo” ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. I fondi si integrano “con l’iniziativa Global Green Bond da un miliardo” annunciata a giugno, ha sottolineato von der Leyen, evidenziando che l’Ue e i Paesi membri sono impegnati a investire “oltre 20 miliardi nella cooperazione energetica solo in Africa”.
Notiziario 10.00 del 2.12.2023
RSI Info 02.12.2023, 10:14
COP28, l'impegno della Svizzera
Telegiornale 01.12.2023, 20:00