Il giudice per le indagini preliminari ha confermato il fermo del presunto assassino di Yara Gambirasio. Sarebbe il nipote biologico (non anagrafico perché figlio illegittimo) della donna di servizio della famiglia della vittima. Non si esclude, dunque, che il quarantenne di Clusone che abita a Mapello (Bergamo), conoscesse Yara.
L'uomo è stato fermato lunedì sera con la scusa di un controllo stradale e sottoposto al test dell'etilometro, per estrarre il Dna, risultato "perfettamente coincidente" con quello trovato sugli slip della ragazza.
L'indagato, davanti al pubblico ministero, si è avvalso della facoltà di non rispondere ma ha premesso: "Sono sereno". Di fatto ha respinto le accuse.
''Era intenzione della Procura mantenere il massimo riserbo'' - ha spiegato il procuratore Francesco Dettori - anche a tutela dell'indagato. Secondo la Costituzione esiste la presunzione di innocenza''.
M.Ang./ANSA