Il Governo centrale spagnolo ha messo la Catalogna sotto tutela venerdì in seguito alla dichiarazione di indipendenza votata a larga maggioranza nel pomeriggio dal Parlamento regionale di Barcellona. Al termine della riunione dell'Esecutivo di Madrid convocata d'urgenza, il premier Mariano Rajoy ha annunciato dopo le 20.00 la destituzione del presidente catalano Carles Puigdemont e del suo Governo, quella del capo della polizia locale e lo scioglimento del Parlamento, convocando nuove elezioni per il 21 dicembre.
Anche gli unionisti in piazza a Barcellona
"Sono le prime misure per impedire che continui la disobbedienza", ha dichiarato Rajoy, promettendo di riportare la situazione in un quadro di legalità. Ha l'appoggio dell'Unione Europea e delle maggiori capitali, che continuano a considerarlo come l'unico interlocutore.
Il Senato spagnolo ha votato l'applicazione dell'articolo 155 che permette di commissariare la Catalogna, il Tribunale costituzionale ha mosso i primi passi per annullare la dichiarazione di indipendenza e la procura generale si prepara ad accusare Puigdemont di ribellione, imputazione che potrebbe valergli fino a 30 anni di carcere.
pon/ATS