Il 50,24% dei colombiani ha detto no all’accordo firmato una settimana fa tra Governo e Forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC). Un risultato che ha profondamente scosso e sorpreso il paese: i sondaggi, all’unanimità, prevedevano infatti la vittoria del sì, ma così non è stato. Un duro colpo anche per il presidente del paese Juan Manuel Santos, che per primo ha voluto l’intesa di pace.
Il rischio è che ora si riapra una nuova fase di instabilità per tutto il paese, che non ha potuto trovare la strada giusta per chiudere definitivamente oltre 50 anni di conflitto armato. Un paese che ha dimostrato di essere spaccato: dei 13 milioni di aventi diritto al voto, solo il 60% si è recato alle urne. Il risultato, però, non è un no alla pace quanto piuttosto all'intesa, per alcuni troppo favorevole agli ex guerriglieri e al loro reinserimento nella società dopo anni di conflitto.
Superato lo shock iniziale, il capo di Stato ha comunque sottolineato, in un intervento a reti unificate, che "il cessate il fuoco è bilaterale e definitivo". Messaggio ribadito poi anche dalle FARC, che hanno espresso la propria "volontà di pace". Una conferma, insomma, del loro addio definitivo alle armi.
ats/mrj
Dal TG12.30: