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Con il sesso non si scherza

Il calcio femminile italiano si ribella ai pregiudizi e minaccia di non scendere in campo per la finale di Coppa

  • 19.05.2015, 21:50
  • 07.06.2023, 08:45
La protesta delle giocatrici italiane

La protesta delle giocatrici italiane

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"Finché Belloli non si dimetterà non ci sarà nessuna finale di Coppa Italia; ora siamo veramente stanche"; questa la decisione presa dalla squadra di calcio femminile del Brescia che non intende disputare la finale contro il Tavagnacco se non verranno esaudite determinate richieste. Oltre alle dimissioni di Felice Belloli, il presidente della lega nazionale dilettanti che ha pronunciato l’ennesima frase sessista, le giocatrici pretendono che il calcio femminile si costituisca come dipartimento autonomo sotto la Federazione italiana giuoco calcio.

"Basta dare soldi a queste quattro lesbiche" sono le parole pronunciate da Belloli che hanno fatto infuriare le donne del calcio italiano, un esercito composto da più di 12'000 atlete, tutte dilettanti perché la lega professionisti per il gentil sesso non esiste.

Le calciatrici ritengono che sia ora di dire basta a stipendi troppo bassi, carriere invisibili e falsi pregiudizi.

RG/CaL

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