Dovrà scontare 20 anni di reclusione l'ispano-svizzero, sempre proclamatosi innocente, coinvolto nell'uccisione delle due turiste scandinave, decapitate lo scorso dicembre in Marocco nel nome dello Stato islamico.
I tre principali imputati, rei confessi, sono stati condannati a morte e a versare 2 milioni di diram (210'000 franchi) ai familiari a titolo di indennizzo. Sono state inoltre inflitte pene varianti da 5 anni all'ergastolo alle altre 20 persone alla sbarra.
La sentenza è stata emessa dal tribunale antiterrorista di Salé, vicino alla capitale Rabat.
La pena di morte è stata comminata ad Abdessamad Ejjoud, un mercante ambulante di 25 anni considerato il capo di una cellula jihadista, e altri due marocchini radicalizzati di 27 e 33 anni.
ATS/M. Ang.