I giudici del tribunale di Istanbul hanno confermato l’arresto del sindaco Ekrem Imamoglu nell’ambito dell’indagine per “corruzione”, mentre è “stato ritenuto non necessario prendere una decisione” riguardo all’accusa di favoreggiamento al terrorismo. ll suo arresto mercoledì ha scatenato un’ondata di proteste in Turchia.
“Nonostante vi siano forti sospetti sull’assistenza a un’organizzazione terroristica armata, si è ritenuto non necessario prendere una decisione su questa particolare accusa in questa fase, poiché è già stato messo in custodia cautelare per reati finanziari. Pertanto, la richiesta è stata respinta”, si legge in una comunicazione della procura, diffusa dallo staff di Imamoglu. “In relazione a un’indagine finanziaria, è stato deciso che il sospettato, Ekrem Imamoglu, venga messo in custodia cautelare con l’accusa di aver fondato e diretto un’organizzazione criminale, accettato tangenti, condotta scorretta in carica, aver registrato illegalmente dati personali e turbativa d’asta”, scrive la procura. Intanto, gli avvocati del primo cittadino di Istanbul hanno fatto sapere che presenteranno appello contro la decisione di confermare l’arresto.
“Non mi piegherò mai” ha da parte sua affermato il sindaco di Istanbul. “Toglieremo questa macchia dalla nostra democrazia”, ha aggiunto il primo cittadino, ritenuto il principale rivale del presidente Recep Tayyip Erdogan, in un messaggio pubblicato su X.
Il Partito Popolare Repubblicano (CHP, socialdemocratico), la principale forza di opposizione a cui appartiene il sindaco di Istanbul, ha denunciato “un colpo di Stato politico”. Domenica mattina, secondo quanto riportato dai media turchi, il tribunale ha ordinato l’incarcerazione di altri co-accusati del sindaco, tra cui uno dei suoi più stretti consiglieri.
Proprio oggi Imamoglu avrebbe dovuto ricevere l’investitura del suo partito come candidato alle prossime elezioni presidenziali del 2028. Il CHP ha deciso di svolgere comunque le primarie e ha invitato tutti i turchi, anche quelli non iscritti al partito, a parteciparvi.

Proteste e scontri sabato sera a Istanbul
Intanto, sono almeno 323 le persone arrestate a Istanbul la notte scorsa durante le manifestazioni di protesta per l’arresto del sindaco. Lo ha annunciato sempre su X il ministro dell’Interno turco, Ali Yerlikaya, aggiungendo che alcuni manifestanti nella città hanno gettato acido contro un agente di polizia. Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine si sono verificati a Istanbul, ad Ankara e Smirne. Già durante le manifestazioni del giorno precedente la polizia aveva arrestato 343 persone a Istanbul e in altre città turche.

Turchia, confermato l'arresto di Imamoglu
Telegiornale 23.03.2025, 12:30

Notiziario
Notiziario 23.03.2025, 10:00
Contenuto audio

Arrestato il sindaco di Istanbul
Telegiornale 19.03.2025, 20:00