Cuba si appresta a riconoscere ufficialmente il mercato e la proprietà privata come parti integranti della propria economia socialista. A partire da sabato, l'Assemblea nazionale all'Avana ha infatti preso in esame una riforma della Costituzione in questo senso, Carta che resterà comunque ancorata ai fondamenti ideologici del socialismo pure se prevede l'eliminazione da essa del termine "comunismo".
Non solo, vi sarà la ratifica del carattere socialista della Rivoluzione e il ruolo direttivo del Partito, nonché l’irrevocabilità del modello politico ed economico cubano. Secondo gli analisti, se si confermerà questa eliminazione resterà una certa contraddizione con il fatto che l’unica formazione politica legittima sull’isola è il Partito comunista.
Il presidente dell’Assemblea nazionale Esteban Lazo Hernandez ha giustificato la modifica attribuendola ai cambiamenti avvenuti in questi decenni.
ANSA/MarGù/sdr