La procura di Brooklyn ha deciso di portare davanti a un gran giurì il caso di un giovane nero disarmato ucciso il 20 novembre da un poliziotto di New York.
La vittima aveva deciso di scendere le scale perché l'ascensore non arrivava. L'illuminazione era scarsa. Innervosito dal rumore l’agente aveva aperto il fuoco e colpito l’uomo al petto. Il capo della polizia Bill Bratton all'epoca aveva definito l'episodio una tragedia e parlato di “una sparatoria accidentale”.
Nel frattempo gli Stati Uniti si preparano ad un lungo weekend di proteste. L'indignazione generale per i troppi episodi di violenza della polizia su afroamericani è lungi dall'essersi placata. E a New York, dove la scorsa notte ci sono stati oltre 200 arresti tra i manifestanti, e in altre città tutto è pronto per andare avanti con quella che oramai è una vera e propria mobilitazione generale, che culminerà il 13 dicembre con l'annunciata marcia di Washington.
ATS/Red.MM