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Dopo il sisma, la terra sprofonda

Il premier Matteo Renzi ha illustrato le quattro fasi per far fronte all’emergenza terremoto

  • 31 ottobre 2016, 23:36
  • 8 giugno 2023, 00:44
Castelluccio di Norcia

Castelluccio di Norcia

  • Keystone

Dopo quella di magnitudo 6.5 che, domenica 30, ha devastato il centro-Italia, radendo al suolo interi Comuni, sono seguite altre 700 scosse. Un sisma a tal segno potente, da far abbassare il suolo delle zone colpite fino a 70 centimetri.

La situazione che richiede misure immediate è rappresentata degli sfollati. Sono oltre 15'000 persone assistite dal Servizio nazionale della Protezione civile. La maggiore emergenza da questo punto di vista è nelle Marche, dove i senza casa sarebbero 25'000, quasi tutti concentrati nella provincia di Macerata. In Umbria invece gli sfollati sarebbero più di 5'000.

02:11

Migliaia di sfollati in Italia

Telegiornale 31.10.2016, 13:30

In tanti, soprattutto a Norcia, la città divenuta il simbolo di questo terremoto, con la Cattedrale di San Benedetto ridotta solo alla facciata, non hanno voluto allontanarsi dalle loro case, preferendo trascorrere la notte in auto piuttosto che negli hotel messi a disposizione sul lago Trasimeno. E hanno chiesto con veemenza di non essere "deportati" ma di poter restare nella loro terra, in tende attrezzate, sino a quando non saranno pronte le casette di legno.

03:14

Il reportage da Norcia

Telegiornale 31.10.2016, 21:00

Una protesta, quella degli abitanti di Norcia, che non poteva rimanere inascoltata. "Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna, sotto la neve. Gli alberghi ci sono, per tutti", aveva scritto in mattinata il presidente del Consiglio, Matteo Renzi

Il post-sisma – spiega il premier italiano– si comporrà di 4 fasi:

  • una emergenziale

  • una intermedia che vedrà la dotazione dei container

  • una, nella primavera-estate, che vedrà la messa in campo delle casette

  • e una dedicata alla ricostruzione

ANSA/Dek

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