La proposta giunta da Vienna di concedere anche il passaporto austriaco agli altoatesini di lingua tedesca ha infiammato la campagna elettorale in Trentino e Alto Adige, dove domenica si eleggono le autorità delle due province autonome di Trento e Bolzano (nella prima seggi aperti fino alle 22.00 e scrutinio lunedì, nella seconda urne chiuse alle 21.00 e spoglio immediato). Il documento "in realtà non serve e a me non interessa, ne vorrei piuttosto uno europeo", dice però al microfono dell'inviato della RSI Claudio Bustaffa il cittadino probabilmente più celebre della regione, l'alpinista Reinhold Messner.
Operazioni di voto
"Anche alla gente locale in generale non importa granché, ma è chiaro però che è stato usato come una specie di arma per dividere ancora i gruppi linguistici invece di unirli", afferma Messner. Eppure la storia dell'autonomia "conquistata in 50 anni" è un successo: "Stiamo andati talmente bene, ma i movimenti nazionalistici vogliono ora distruggere quello che abbiamo. Non vogliamo perdere questo valore perché qualcuno a Vienna vuole conquistare voti con questa promessa".
"Quando ero bambino c'era odio, eravamo chiamati crucchi dagli italiani", ma adesso "siamo tranquillizzati", racconta lo scalatore, e anche il terrorismo degli anni '60 è una pagina del passato. "La narrativa è importante (...), più bravi siamo a raccontare la realtà e più faremo crescere un futuro positivo".