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"Doppio passaporto come arma"

Trentino-Alto Adige al voto dopo una campagna segnata dalla proposta austriaca per i tedescofoni: l'intervista a Reinhold Messner

  • 21.10.2018, 14:53
  • 22.11.2024, 23:59
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RG 12.30 del 21.10.2018 L'intervista di Claudio Bustaffa a Reinhold Messner

RSI Info 21.10.2018, 14:54

Di: RG/pon 

La proposta giunta da Vienna di concedere anche il passaporto austriaco agli altoatesini di lingua tedesca ha infiammato la campagna elettorale in Trentino e Alto Adige, dove domenica si eleggono le autorità delle due province autonome di Trento e Bolzano (nella prima seggi aperti fino alle 22.00 e scrutinio lunedì, nella seconda urne chiuse alle 21.00 e spoglio immediato). Il documento "in realtà non serve e a me non interessa, ne vorrei piuttosto uno europeo", dice però al microfono dell'inviato della RSI Claudio Bustaffa il cittadino probabilmente più celebre della regione, l'alpinista Reinhold Messner.

Operazioni di voto

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"Anche alla gente locale in generale non importa granché, ma è chiaro però che è stato usato come una specie di arma per dividere ancora i gruppi linguistici invece di unirli", afferma Messner. Eppure la storia dell'autonomia "conquistata in 50 anni" è un successo: "Stiamo andati talmente bene, ma i movimenti nazionalistici vogliono ora distruggere quello che abbiamo. Non vogliamo perdere questo valore perché qualcuno a Vienna vuole conquistare voti con questa promessa".

"Quando ero bambino c'era odio, eravamo chiamati crucchi dagli italiani", ma adesso "siamo tranquillizzati", racconta lo scalatore, e anche il terrorismo degli anni '60 è una pagina del passato. "La narrativa è importante (...), più bravi siamo a raccontare la realtà e più faremo crescere un futuro positivo".

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