Oltre 3,5 tonnellate tra esplosivi, armi e munizioni sono state sequestrate oggi, sabato, dalle autorità francesi dopo che l'ETA, il gruppo separatista basco, aveva rivelato la geolocalizzazione degli otto nascondigli (tutti nella Francia sud-occidentale) dov'era custodito quel che restava del suo arsenale (vedi articoli correlati).
La notizia è stata annunciata dal primo ministro franceses, Bernard Cazeneuve, il quale ha aggiunto che questo "è un passo decisivo verso la fine del terrorismo separatista basco". Il capo del Governo ha poi espresso un pensiero "per le 829 vittime dell'ETA e per le migliaia di persone ferite dalle sue azioni terroristiche".
La polizia mentre ispeziona uno dei nascondigli
Ogni covo dell'organizzazione era presidiato da una ventina di volontari degli "artigiani della pace". L'ETA — che dal 2011 ha rinunciato alla violenza — si è autodefinita ora una "organizzazione disarmata". Il prossimo passo dovrebbe essere quello della dissoluzione, come esigono Spagna e Francia. Il gruppo è considerato praticamente moribondo da Madrid e Parigi. Solo una decina di suoi membri sono ancora a piede libero, probabilmente nella clandestinità in Francia. Altri 340 "etarra", e tutti i capi, sono in carcere nei due paesi, 75 in Francia.
La polizia setaccia il materiale recuperato
Il premier spagnolo,
Mariano Rajoy, ha
rifiutato qualsiasi trattativa con i superstiti del gruppo, che chiedevano concessioni politiche e l'avvicinamento dei detenuti alle famiglie nel Paese Basco.
Ansa/px