La Corte centrale distrettuale di Seul ha respinto la richiesta d'arresto nei confronti di Lee Jae-yong, leader de facto del gruppo Samsung, nonché vice presidente di Samsung Electronics, indagato per corruzione e spergiuro.
Una procura speciale sta indagando sullo scandalo che ha travolto la Presidente della Repubblica sud coreana Park Geun-hye e la sua confidente Choi Soon-sil.
La reazione positiva della borsa di Seul non si è fatta attendere. Il titolo del gruppo elettronico è infatti balzato in avanti del 3%, per poi assestarsi sull'1,35%. Per gli inquirenti si tratta invece di un duro un colpo, visti i sospetti di corruzione che aleggiano su Lee.
ANSA/AlAn