Svolta nelle indagini sull'esplosione che negli scorsi giorni aveva distrutto un cascinale a Quargnento, nei pressi di Alessandria, in Piemonte, uccidendo tre vigili del fuoco e ferendone altri due. Venerdì notte è stata fermata una persona ritenuta responsabile dello scoppio di origine dolosa che nelle prime ore di martedì 5 novembre, durante le operazioni di spegnimento di un incendio, aveva ferito anche un carabiniere.
L'arrestato è il proprietario dell'edificio, ha confermato sabato mattina il procuratore Enrico Cieri che indaga anche sulla moglie. Dietro la tragedia c'è stata una tentata frode all'assicurazione. L'uomo ha confessato, negando però l'intenzione di volere uccidere. Gli inquirenti sottolineano però che avrebbe potuto evitare le morti. "È stato informato da un carabiniere che il primo incendio era quasi domato - ha spiegato il magistrato in conferenza stampa -. Non ha detto che all'interno della casa c'erano altre cinque bombole che continuavano a far fuoriuscire gas. Era intorno all'1, ci sarebbe stata mezz'ora di tempo".
L'annuncio dell'arresto è giunto a poche ore dai funerali solenni delle vittime. La cerimonia funebre si è svolta venerdì alla presenza - tra gli altri - del premier italiano Giuseppe Conte.