L'onda del risultato delle elezioni politiche in Grecia, conclusesi con la netta vittoria del partito della sinistra radicale Syriza, ha superato i confini ellenici, provocando reazioni contrastanti nelle maggiori capitale europee con, da un lato, preoccupazioni nelle cancellerie e dall'altro gli applausi dei diversi movimenti euroscettici.
L'establishment europeo
Il presidente francese François Hollande si è congratulato con il leader di Syriza, Alexis Tsipras, invitandolo a lavorare insieme per favorire la crescita e la stabilità della zona euro.
Il primo ministro britannico David Cameron si è affidato a Twitter, dove ha scritto di prevedere "la crescita delle incertezze economiche in Europa".
A Berlino ha parlato il presidente della Bundesbank Jens Weidmann che in televisione ha affermato che "è nell'interesse del Governo greco fare le riforme necessarie per risolvere i suoi problemi strutturali", invitando Atene ad "aderire alle condizioni del salvataggio".
Gli euroscettici
Proprio nel Regno Unito il 7 maggio prossimo si terranno le elezioni generali. Da Londra Nigel Farage, leader dell'Ukip, sempre in un tweet, ha definito la vittoria di Syriza "un grido di aiuto da parte di chi è stato impoverito dall'Euro. Inizia il poker con Merkel. La BCE - ha concluso - è senza potere".
In Spagna, dove si votano le municipali e le regionali il 24 maggio, il capo del movimento anti-liberale Podemos, Pablo Iglesias, ha fatto sapere di prevedere che l'affermazione di Syriza "permetterà ai greci di avere un vero presidente greco, e non più un delegato della cancelliera tedesca Angela Merkel". "La Grecia - ha detto - non è la Spagna ma il messaggio lanciato dal Sud Europa è chiaro: vogliamo speranza e democrazia. Podemos appoggerà il governo di Atene".
Pablo Iglesias, segretario generale di Podemos, domenica a Valencia
Dalla
Francia per il Front National, in attesa di sentire
Marine Le Pen, il suo vice ed eurodeputato
Florian Philippot ha "cinguettato" che la vittoria di Tispras rappresenta "uno schiaffo alla casta neogollista e socialista europeista, e una bella speranza perché i veri dibattiti potranno moltiplicarsi: sull'austerità, sull'euro, sull'Ue".
Grecia, le reazioni
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RG 08.00 del 26/1/2015 Le considerazioni della professoressa Anna Triandafyllidou dell''Istituto europeo di Firenze: Syriza, "Nessun cambiamento radicale"
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RG 07.00 del 26.01.15: Dalla Germania, la corrispondenza di Walter Rahue
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RG 07.00 del 26/01/2015: la corrispondenza da Atene di Tomas Miglierina
RSI Info 26.01.2015, 08:52
Modem del 25/1/2015 Modem, la Grecia il giorno dopo il voto
RSI New Articles 26.01.2015, 10:30
ab/afp/reuters/ansa
Dal TG20
26.01.2015: Atene vista dalla Germania
26.01.2015: Grecia, l'analisi di Paolo Magri