Dopo Francia e Germania mercoledì, sabato altri quattro stati europei hanno annunciato l’introduzione di misure di confinamento nel tentativo di contenere la seconda ondata della pandemia.
L’Austria chiude ristoranti, alberghi, cinema e teatri e impone un coprifuoco dalle 20.00 alle 6.00. Sono invece risparmiate scuole, negozi e industria. Le misure entreranno in vigore mercoledì e rimarranno attive fino a fine mese.
Situazione simile nel Regno Unito, dove si contano oltre un milione di contagi. Le restrizioni saranno applicate a partire da giovedì, per la durata di un mese. La stretta prevede la chiusura di tutti i negozi non essenziali (escluse farmacie e supermercati), delle attività ricreative e sociali, di alberghi, ristoranti e bar. Scuole e università resteranno aperte, e si dovrà lavorare da casa quando possibile.
In Portogallo il lockdown interesserà circa il 70% della popolazione, ovvero gli abitanti di 121 municipalità incluse le regioni di Lisbona e Porto. Sarà consentito recarsi al lavoro qualora l’home office non fosse possibile. A partire da mercoledì, i cittadini sono invitati a non uscire di casa al di fuori del lavoro, della scuola e della spesa.
Da martedì scatteranno le restrizioni anche in Grecia, che ha optato per un lockdown parziale. Nella zona rossa, che comprende anche Atene e Salonicco, vigerà un coprifuoco notturno. Chiusi bar, ristoranti, palestre, teatri e cinema. Restano aperti scuole, alberghi, parrucchieri e negozi al dettaglio. Gli spostamenti tra le regioni sono consentiti.
La prima nazione dell’Unione europea a reintrodurre un lockdown nazionale è stata l’Irlanda, il 21 ottobre. Francia e Germania hanno seguito il 29.
Coronavirus e la frattura sociale
Telegiornale 01.11.2020, 21:00