Europa, secondo booster dai 60 anni

"Attualmente stiamo assistendo a una crescita dei casi di Covid-19 e una tendenza all'aumento dei ricoveri in ospedale e in terapia intensiva in diversi Paesi, principalmente a causa della variante BA 5 di Omicron", ha affermato la direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).

Le autorità sanitarie europee hanno quindi deciso di aggiornare le raccomandazioni per la dose di richiamo dei vaccini contro la malattia per le persone tra i 60 e i 79 anni e le persone vulnerabili di qualsiasi età in caso di recrudescenza delle infezioni.

"I vaccini contro il Covid-19 funzionano e offrono buoni livelli di protezione contro un decorso grave della malattia e le ospedalizzazioni. Con i casi e i ricoveri in aumento mentre entriamo nel periodo estivo, esorto tutti a vaccinarsi e a fare il booster il prima possibile", ha affermato Stella Kyriakides, commissaria europeo per la Salute e la sicurezza alimentare citata in un comunicato diffuso lunedì.

Intanto, l'Agenzia europea per i medicinali (EMA) sta lavorando per l'approvazione di vaccini adattati alle nuove varianti e sottovarianti a settembre. In un comunicato Moderna sostiene che la sperimentazione del candidato vaccino sta funzionando. L'attività neutralizzante contro le sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5 è significativamente più alta rispetto a quella dei booster finora utilizzati. Moderna ha presentato i risultati dei test clinici condotti su circa 800 persone.

In Svizzera le autorità sanitarie per il momento raccomandano invece il secondo richiamo solo per le persone di 80 anni e più nonché a quelle gravemente immunosoppresse. In Ticino e nei Grigioni è già possibile iscriversi.