Benoît Hamon e Manuel Valls, rispettivamente vincitore e secondo classificato al primo turno delle primarie della sinistra per la presidenza francese, si sono affrontati questo mercoledî sera in un dibattito in diretta televisiva senza esclusione di colpi in vista del ballottaggio di domenica. Secondo un sondaggio, l'esponente più radicale è stato più convincente dell'ex primo ministro.
"Sono il candidato delle buste paga, non vorrei che tu fossi quello della cartella delle tasse", ha affermato Valls criticando le promesse del rivale, in particolare riguardo al reddito di cittadinanza ("Costerebbe 350-450 miliardi") e alla riduzione del tempo di lavoro tramite accordi fra partner sociali.Valls vuole un deficit pubblico a 0, Hamon è pronto a aumentarlo, Valls era favorevole alla proroga dello stato di emergenza, Hamon si è astenuto. Paragonati ai due candidati che hanno deciso di "aggirare" l'ostacolo delle primarie, Hamon si è detto più vicino a Jean-Luc Mélenchon, Valls al centrista Emmanuel Macron.
Non poteva mancare un riferimento all'attualità, con una domanda sull'inchiesta che coinvolge tramite la moglie il candidato della destra François Fillon. Su questo punto c'è stata intesa: i parlamentari non dovrebbero essere autorizzati a dare lavoro a parenti. Entrambi d'accordo, infine, sul fatto che chiunque la spunti nel fine settimana avrà l'appoggio dell'altro quando si sceglierà il prossimo inquilino dell'Eliseo.
pon/Reuters
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