Tre donne e sei bambini statunitensi sono stati uccisi a colpi d'arma da fuoco nel nord del Messico. Il gruppo, appartenente alla comunità dei mormoni, stava viaggiando in automobile quando è stato colto in un'imboscata da uomini armati che hanno sparato e dato fuoco alla vettura. La polizia ritiene che la strage sia opera di narcotrafficanti, che avrebbero confuso le vittime con un gruppo criminale rivale.
RG 18.30 del 05.11.19 - La corrispondenza di Emiliano Bos
RSI Info 05.11.2019, 19:38
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La notizia ha suscitato la reazione del presidente statunitense Donald Trump, che ha espresso la sua rabbia su Twitter:
"Una meravigliosa famiglia dello Utah insieme a degli amici è finita nello scontro fra due cartelli di droga che si stavano sparando. Il risultato è stata l'uccisione di molti americani. Se il Messico ha bisogno di aiuto contro questi mostri, gli Stati Uniti sono disposti e in grado di fare questo lavoro in modo rapido ed efficace. Il nuovo grande presidente del Messico ha già affermato che questo è un grande problema, ma i cartelli sono diventati così grandi e potenti che a volte è necessario un esercito per sconfiggere un esercito!".
Aggiungendo che "questo è il momento per il Messico di fare la guerra ai cartelli della droga per spazzarli via dalla faccia della Terra con l'aiuto degli Stati Uniti. Aspettiamo solo una chiamata".
Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha telefonato al suo omologo Donald Trump per esprimere le condoglianze per l'uccisione dei nove membri della comunità religiosa nel Messico settentrionale, sottolineando che erano cittadini di entrambe le nazioni.
Inoltre, ha ringraziato per l'aiuto offerto dagli Stati Uniti, aggiungendo comunque che ha "piena fiducia nel modo di applicare giustizia delle autorità messicane" e che "la cosa peggiore che si possa avere è la guerra".
Orrore in Messico
Telegiornale 05.11.2019, 21:00