Un grande manifestazione di protesta si è svolta oggi, sabato, a Verona contro il Congresso mondiale della famiglia, che, organizzato sotto l’egida del Ministero per la famiglia e la disabilità, nella città veneta riunisce il movimento antiabortista, antifemminista e anti-LGBT.
Circa 40'000 persone, secondo le cifre fornite dalle autorità, hanno partecipato alla marcia organizzata da diverse associazioni che si battono per i diritti delle donne e delle coppie omossessuali, questo mentre al congresso è intervenuto anche il ministro dell’interno e vicepremier, il leghista Matteo Salvini.
“Gli italiani torneranno a mettere al mondo dei figli: un paese che non fa figli muore. La famiglia deve essere al centro culturale ed economico delle scelte di un paese”, ha affermato dal palco, aggiungendo: “Non sono qui per togliere qualcosa a qualcuno, non si tocca niente a nessuno. La 194 (la legge che consente e regola l'interruzione volontaria della gravidanza, ndr.) non è in discussione. Sono qui per aiutare chi fa figli".
Molte delle associazioni che hanno organizzato il congresso hanno invece posizioni molto più radicali, contro l'aborto e le unioni omosessuali. Posizioni criticate da chi oggi ha manifestato per le vie di Verona. Il nostro inviato Claudio Bustaffa ha raccolto le loro voci:
RG 18.30 del 30.03.2019: da Verona, il reportage di Claudio Bustaffa
RSI Info 30.03.2019, 21:11
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Il congresso si chiuderà domani con un'altra manifestazione, di stampo opposto; a scendere per le vie di Verona saranno i partecipanti della marcia per la famiglia.
RG/ludoC