Il primo ministro giapponese Shinzo Abe, in carica dal 2012, ha ufficializzato venerdì mattina le sue dimissioni per motivi di salute che diverranno effettive non appena sarà nominato il suo successore. Quando assunse per la prima volta il ruolo nel 2006 era il più giovane premier giapponese dalla fine della Seconda guerra mondiale. Nel frattempo è diventato anche il capo dell'Esecutivo nipponico più longevo. Abe, durante l’ultima fase del suo mandato, ha cercato di rilanciare la crescita e rafforzare sicurezza della nazione, terza potenza economica mondiale.
"Non posso essere primo ministro se non posso prendere le migliori decisioni per la popolazione, ragion per cui ho deciso di dimettermi dal mio incarico", ha detto in una conferenza stampa a Tokyo il 65enne che da diversi anni è afflitto da una forma di colite ulcerosa, malattia cronica debilitante. Poi ha presentato le sue scuse ai compatrioti per non essere stato in grado di completare il mandato, che termina nel settembre 2021.
Intanto i candidati si affollano per puntare all’incarico di presidente del Partito Liberal-Democratico (PLD), da cui proviene Abe, e diventare di fatto primo ministro del Giappone fino alle prossime elezioni. Secondo quanto riferisce l’emittente NHK, l'ex ministro degli Esteri Fumio Kishida punta a questo ruolo, come pure l'ex responsabile della Difesa nipponica, Shigeru Ishiba.
Shinzo Abe si dimette
Telegiornale 28.08.2020, 14:30