“Come sembra lontano”. Dario Fo ripensa a quel giorno del 1997, quando al telefono apprese di aver vinto il Premio Nobel per la letteratura. Comico, attore, drammaturgo, giullare: Dario Fo è questo e molto altro. Questa mattina i colleghi di “Albachiara”, Giuseppe Limoncello ed Elena Caresani, hanno chiacchierato con lui nella rubrica “SETTE MINUTI CON”, visto che quella che si apre è la settimana in cui verranno assegnati i Nobel (lunedì si comincia con la medicina, poi fisica, chimica, letteratura, pace ed economia)
Nella chiacchierata, Fo parla di come sono cambiate la sua vita e il suo lavoro dopo il premio: “è cresciuta la responsabilità, anche sociale di quello che faccio”. Ha parlato di politica continuando a sostenere l'attività di Beppe Grillo e del Movimento 5 Stelle, da lui sostenuto alle ultime elezioni.
Dario Fo ricevette il premio Nobel della letteratura nel 1997 per le sue opere in cui si dileggia il potere. “Oggi - dice - il potere si dileggia da sé. Sta organizzando delle vere e proprie farse nelle quali la gente non si riconosce”. Se darei il premio Nobel per la Pace all’isola di Lampedusa? Senz’altro - agginge Fo - soprattutto per quello che stanno facendo gli abitanti e i pescatori, i primi a intervenire nel momento del disastro”.
In basso l’intervista integrale (audio)
Red MM/Albachiara
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Dario Fo si racconta
RSI Info 06.10.2013, 18:36