Mosca ha chiesto mercoledì un'indagine internazionale sulla scoperta vicino a una miniera a 60 km da Donetsk di una fossa comune con corpi di vittime di esecuzioni sommarie, uno dei quali decapitato, come denunciano i ribelli filorussi che accusano le forze ucraine di aver torturato e assassinato dei civili.
Si tratta di almeno quattro corpi in decomposizione (un uomo e tre donne) con le mani legate dietro la schiena. Kiev respinge le accuse e grida alla “disinformazione dei media russi”. Ma il sito è stato oggetto di un sopralluogo degli osservatori dell'Osce, che pur affermando di non potersi “pronunciare sugli aspetti medico-legali” dell'eccidio, non hanno smentito il quadro d'insieme.
Accuse incrociate di abusi e crimini di guerra fra miliziani separatisti e governativi si sono ripetute decine di volte negli ultimi mesi nelle regioni sud-orientali dell'Ucraina.
Red. MM/Reuters/AGI/EnCa