Si è aperto oggi, giovedì, in Francia il cantiere ritenuto più importante della presidenza di Emmanuel Macron, quello della difficile riforma del Codice del lavoro. Da come sarà condotto e da quale tipo di reazione susciterà nei partner sociali e nell'opinione pubblica dipenderà l'andamento del Governo e del capo di Stato.
La riforma, tante volte fallita prima del violento impatto delle leggi sul lavoro volute da François Hollande, prevede tra l'altro la riformulazione delle materie che devono essere oggetto di intese settoriali e azienda per azienda. In programma c’è pure la modifica del regime giuridico dei licenziamenti, che saranno resi più flessibili. Le cinque ordinanze sulla riforma del lavoro "entreranno in atto già da fine settembre", come ha confermato il premier francese, Edouard Philippe, al termine della presentazione a Parigi della nuova normativa.
Prima di quella data, le cinque ordinanze saranno sottoposte all'esame di almeno cinque organi consultivi, nei quali sono rappresentati gli organismi sindacali e imprenditoriali. La presentazione in Consiglio dei ministri è prevista il 22 settembre, prima della definitiva ratifica del presidente e l'entrata in vigore entro la fine del mese.
Il pacchetto di norme sul lavoro non è piaciuto però ai sindacati. Il leader del CFDT Laurent Berger, uscendo dall'Eliseo dopo la presentazione, ha dichiarato che la riforma del lavoro "non è all'altezza della modernizzazione delle relazioni sociali di un Paese evoluto". "La CFDT è delusa", ha tuonato Berger, annunciando che la lotta sindacale continuerà non solo nelle piazze, ma soprattutto nelle ditte. "Saremo molto vigili nei mesi a venire", ha poi avvertito. Anche per il leader di Force Ouvrière (FO), Jean Claude Mailly, "restano dei punti fondamentali di disaccordo".
Intanto continua a calare la fiducia dei francesi in Macron. Stando a un sondaggio realizzato dall'istituto Kantar Sofres-OnePoint per Le Figaro Magazine, l'indice che la valuta è crollato di 13 punti in un mese, al 41%, mentre quello del premier Philippe, ne ha persi 8, scendendo al 39%. E questa valutazione è pure precedente al lancio delle nuove norme sul lavoro.
ATS/AFP/Reuters/EnCa
RG 12.30 del 31.08.2017 - Il servizio di Silvia Piazza
RSI Info 31.08.2017, 17:16
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RG delle 18.30 del 31.08.17; il servizio di Alessandro Grandesso
RSI Info 31.08.2017, 19:50
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